In Italia si parla spesso di debito pubblico, di milioni di disoccupati, di aziende che chiudono, di povertà.

Ma mai nessuno parla della montagna di debiti che copre aziende e famiglie? Mai nessuno che si occupa, nei mass media o sui giornali, di milioni di cittadini, professionisti, artigiani e imprese che vivono in una situazione di perenne indebitamento.
Nessuno che parla del debito privato che preoccupa e attanaglia la vita di persone che perdono la dignità e delle attività produttive costrette a chiudere.
Ma sopratutto nessuno che ti parli di possibili soluzioni per ricominciare a vivere.
Ce n’è di tutti i tipi. “Una vita a rate”: fdi, mutui, carte di credito, anticipo fatture, cessioni del quinto della pensione o dello stipendio, s.b.f., fnanziamenti erogati in 24 ore. Si amo passti dal ricevere una raccomandata in 7 giorni al ricevere un fnanziamento in 24 ore.
Ti sei mai chiesto perché? E’ fondamentale farlo, chiedersi il perché, per poi trovare una soluzione corretta per uscirne.
Se stai già pensando una cosa del tipo: quante cose dovrò imparare per ridurre o liberarmi totalmente dai miei debiti?”
Bene, devi sapere che trattare un debito da 100.000 € o trovare una soluzione ad una posizione complessiva da 10 milioni di euro non fa alcuna differenza tecnicamente. Ammesso che tu sappia come ragiona la tua banca. Certo sono cifre completamente differenti e pertanto partono da garanzie concesse differenti. Ci saranno sicuramente patrimoni differenti dietro ai due esempi appena fatti. Ma le trattative con gli istituti di credito seguono sempre gli stessi ragionamenti e soluzioni. E in questo libro ti spiegherò l’approccio corretto che devi mantenere per affrontarlo.
O almeno diciamo, che ti illustrerò quello che noi conosciamo, e che metto in pratica da più di 8 anni per i nostri clienti.
Ripeto ancora una volta: i ragionamenti e gli schemi che gli istituti di credito utilizzano nella gestione dei tuoi debiti sono sempre gli stessi.
Cambiano i rischi, le responsabilità, le garanzie e di questo dovrai tener conto se sei un’azienda piuttosto che una persona fsica o una famiglia. Ma il modo di
trattare o chiudere una trattativa ha sempre lo stesso schema.
Ti dico tutto questo, perché immagino che tu sia abituato, se vivi in un momento negativo fatto di debiti, alle solite e lecite domande:
Come sono arrivato ad avere un situazione debitoria insostenibile?
Di chi è la colpa? Della Finanziaria? Delle difficoltà familiari o aziendali che ho dovuto affrontare nel tempo? Di una spesa imprevista? Di un fornitore, se sei un’azienda, che non ti ha pagato una fattura?
La verità come al solito è nel mezzo. Una cosa è certa, anzi due: la prima è che vivere sotto il peso schiacciante del debito è come non vivere.
Vuoi conoscere una via d’uscita possibile.
Un’alternativa valida. Delle volte le Finanziarie concedono prestiti di varia natura troppo facilmente, anche a chi non dovrebbe riceverne, in quanto non sostanzialmente solvibile, si dice tecnicamente.
Forse quanto ho appena affermato può sorprenderti, ma devi sapere che le Finanziarie, cosi come le Banche, dovrebbero controllare attentamente se le tue capacità economiche sono sostenibili (se sei solvibile appunto, per dirlo in termini da banca) prima di
concedere finanziamenti a chi, pur avendo un buon bilancio aziendale o uno stipendio, già possiede altre linee di credito. La verità è che in passato, ora molto
meno, i prestiti venivano concessi con una facilità estrema. Ad esempio, concedere un fido di conto corrente da 1 milione di euro ad una gelateria, con tutto
che magari quest’ultima debba investirli in parte per strumenti e attrezzature, è follia pura.
Credimi, è dal 2012 che ci occupiamo di soluzioni a posizioni debitorie di imprese e famiglie. Ne ho viste di tutti i colori, quindi so bene di cosa sto parlando!!! Quanti gelati dovrebbe vendere la gelateria per rientrare in caso di risoluzione immediata del contratto? Vogliamo parlare dei casi di mutuo con perizie volutamente stimate al rialzo pur di avere un po’ di denaro (debito) in più? Altre volte la causa sta nell’accumulo di più posizioni debitorie: ho già un mutuo, poi aggiungo un finanziamento, un fido e cosi via. Ma nel tempo, non appena cambia una “virgola” della tua vita aziendale o familiare, si segna il classico punto di non ritorno.
Ora fatti questa domanda: credi che le posizioni debitorie accumulate nel tempo, banche, finanziarie, tasse non pagate, fornitori, siano troppi e sei ormai arrivato
ad un punto di non ritorno? O magari pensi che prima o poi rischi di incartarti e non venirne più fuori?
Se la risposta è affermativa, smetti per un attimo di incolparti sugli errori che hai fatto o sulla “fregatura” che hai preso da una Banca o da un evento improvviso,
una malattia, un investimento sbagliato.
Prova a metterti in una posizione proattiva, senza lamentarti, senza pensare al passato. A quel che è stato o sarebbe dovuto succedere. Lo so è difficile, ci sono
passato personalmente e so cosa passa dalla tua mente. E’ per questo che in questa prima parte affronterò anche questo tema. Che è di fondamentale importanza.
Piuttosto chiediti: come mi devo comportare con le posizioni debitorie insostenibili?
Sono competente in materia o mi sfugge qualcosa?
Come hanno fatto altri imprenditori o famiglie ad uscirne?
E ancora. E’ possibile che io dia per scontate soluzioni non più percorribili nella mia situazione?
Può esserci qualcosa che non so su come agire in una situazione di perdurante crisi?
Perché sono queste le domande che dovrai affrontare, se vuoi trovare una soluzione o farti affiancare da qualcuno che lo faccia al posto tuo.

Published On: Agosto 11th, 2022 / Categories: News /

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